Ti leggo un libro, il progetto che ha caratterizzato parte dell’attività culturale di Ollolai nell’ultimo quinquennio figura tra le buone pratiche per l’invecchiamento in Italia e nel mondo. A certificarlo il Centro Studi 50&più, associazione che si occupa di invecchiamento attivo e che porta avanti una attività che punta al riconoscimento degli anziani come risorsa della comunità.

Per la nostra comunità si tratta senza dubbio di una medaglia per un progetto nel quale abbiamo creduto tantissimo e che ha accompagnato e speriamo accompagnerà, tanti nostri compaesani in ore di spensierato vagare tra le pagine lette dalla brava operatrice culturale Stefania.

Facendo un ragionamento più articolato, di fronte a un inevitabile invecchiamento della nostra popolazione, abbiamo pensato a questa idea semplice per tentare di alzare l’asticella del benessere comunitario dove rispetto alla popolazione più anziana, è fondamentale tradurre in un processo di coinvolgimento e partecipazione quel meccanismo che ci porta invece a pensare in termini di esclusiva assistenza agli anziani.

Questo perché viviamo per essere utili a qualcun altro, essendo esseri dettati da sentimenti di umanità. E moriamo socialmente quando invece ci rendiamo conto di non essere più necessari. Per questo l’appuntamento con la lettura, portato avanti brillantemente fino all’avvento della pandemia, è qualcosa che accendeva la curiosità, rimetteva in moto quella utilità sociale dettata dal volersi preparare all’appuntamento con una buona tazza di caffè, capelli in ordine e la volontà di contribuire a far crescere un progetto dove il do ut des era un processo circolare, continuo, invisibile e potentissimo.

Efisio Arbau

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