Fare politica senza i politici. Questa è la bizzarra idea che negli ultimi trent’anni abbiamo coltivato in Italia ed in Sardegna.
La cosa grave è che il progetto è nato in ambito politico, con l’obbiettivo di gambizzare parte della classe politica ma con il sostanziale effetto di delegittimare tutti agli occhi degli elettori (di loro parliamo altra volta) e distruggere i luoghi dove i politici possono nascere e crescere: i partiti. Il tema però è sempre cosa fare.
E secondo il mio visionario pensiero non esiste alternativa di riportare in vita i partiti e le modalità di vita politica sociale. Si sociale.
Al momento, infatti, siamo in modalità asociale e virtuale al punto che i “politici” che hanno vita sociale conviviale sono i players più forti. Confesso che mi piacerebbe parlare di queste cose in presenza e con persone che non sono interessate alla prossima competizione elettorale.
Quindi con potenziali elettori e organizzatori. Con persone che si gratificano a “perdere tempo” a sognare e programmare i prossimi vent’anni.
Efisio Arbau