Con la definizione di salute che l’OMS ha dato: «uno stato di benessere fisico, mentale e sociale e non solamente assenza di malattia o infermità», si è passati al concetto di benessere globale.
Ma cosa vuol dire? Appare fondamentale considerare non solo aspetti psico-fisici, bensì anche aspetti mentali, sociali e spirituali. E’ fondamentale lo stato di percezione personale della propria vita, grazie al quale è possibile incrementare il benessere anche in soggetti in difficoltà e portatori di qualsiasi disagio.
In che modo l’istituzione pubblica tramite il servizio sociale interviene o può intervenire per promuovere il benessere dei cittadini?
Il Comune è l’ istituzione più vicina al cittadino, in particolar modo nei piccoli centri rurali. Spesso è luogo di dialogo e ascolto dei bisogni. II servizio sociale diventa strumento per il raggiungimento del benessere psico-fisico del cittadino dove la persona globalmente intesa non può essere separata dal suo ambiente familiare e comunitario. Coerentemente, il servizio sociale non dovrebbe mai limitarsi a fornire informazioni, elargire sussidi, raccordare i bisogni con le risorse in modo burocratico, ma rivolgere la sua attenzione alla persona e al suo contesto.
Infatti, il servizio sociale si pone come obiettivi la tutela e la sicurezza di vita, il contrasto della povertà e dell’esclusione, l’inclusione,
l’integrazione, l’inserimento, il benessere, l’eguaglianza e lo sviluppo di capacità delle persone. Perciò, un’azione sociale non può limitarsi all’ambito dell’assistenza e riparazione ma alla promozione della capacità delle persone a far fronte con maggiore autonomia e responsabilità alla propria vita.
Questo si attua attraverso la progettazione, l’organizzazione e la gestione nell’ambito del sistema organizzato dei servizi, con interventi e risorse che siano rispondenti ai bisogni individuali e collettivi.
Nelle nostre piccole comunità è possibile. Ollolai ne è un esempio ma si può fare di più con uno sguardo più ampio ma partire da ciò che c’è. E’ un tipo di organizzazione di comunità che gode di servizi sociali ampi e sviluppati rivolti alle diverse fasce di età e tipologie di beneficiari che negli anni ha allargato e migliorato la qualità dei servizi. Le diverse attività hanno una certa portata e vanno oltre l’assistenza proprio per favorire benessere con il soddisfacimento di altri bisogni di tipo relazionale. Infatti, l’esperienza sociale, come rapporto tra uomo e ambiente, in cui la persona interagisce con gli altri è fondamentale come riconoscimento e anche aiuto reciproco in qualsiasi fase e circostanza della propria vita.
E’ importante che i servizi proposti promuovano o rinforzino quel senso di appartenenza alla comunità stessa che è essenziale per la felicità e il benessere degli esseri umani.
Viceversa, molte pratiche collettive di comunità che si esplicano attraverso feste, usanze, riti ecc svolgono una funzione sociale, attivando anche azioni cooperative volte al conseguimento di mete comuni, contenimento di un disagio e sofferenza, purché riconosciute e sentite. Questo per dire che alcune soluzioni sono reperibili in una dimensione più allargata, la comunità appunto.
Oggi, sempre più, si sta spostato il focus sulla partecipazione delle persone come mezzo di crescita personale e comunitaria, poiché possono essere veicolo di un cambiamento personale e sociale. La cultura sociale e la cultura politica dovrebbero rivedere le modalità di coinvolgimento e condizioni di applicabilità e accessibilità di alcuni servizi affinché si possa costruire e migliorare un servizio sociale che oltre che promuovere l’amor proprio e per i bene comune faciliti la consapevolezza e percezione del proprio potere e della propria autodeterminazione.
Il servizio sociale e il territorio non può essere solo un contenitore dei servizi, quanto un modo diverso di mettere in relazione i diversi servizi e i beneficiari.
L’affermarsi della centralità del territorio, dei livelli dell’intervento, ha portato a una maggiore complessità ma il lavoro in rete di tipo territoriale o distrettuale circoscritto potrebbe essere la risorsa e il punto di forza per lo sviluppo di un modello che risponda alla specificità dei bisogni del territorio e delle persone che vi appartengono.
Il passaggio da un’assistenza sociale al benessere globale deve fare un salto di livello versus un benessere sociale di comunità allargata in rete ma circoscritta.