Cimiteri colorati. Dal trenta novembre scorso sono un quotidiano frequentatore del cimitero.
Dopo la dipartita delle nonne e del suocero, in verità, non passava settimana che con Tiziana andavamo a fare visita alle loro sepolture. Adesso, naturalmente, la visita è quotidiana, di solito la mattina presto. Sistemare i fiori, innaffiarli, togliere le parti secche e dare un lavaggio alla tomba.
Ed il solito itinerario a fare lo stesso nelle tombe dei nonni. Il cimitero di Ollolai è frequentato tutto l’anno. I fiori non mancano, così come l’attenzione dei cari e dell’amministrazione comunale che ne cura la gestione.
Ma in questi giorni è un giardino colorato. Ed è bello vedere come la memoria sia veramente immortale. Sepolture di oltre sessant’anni fa che prendono colore e calore. Il dolore si, ma anche e soprattutto la gioia di poter conservare una parte di memoria per la comunità. Si, perché il cimitero è la memoria collettiva ed esteriore, mentre quella personale ce la portiamo dentro quotidianamente.
E nel foro interno, così diciamo noi giuristi, la memoria è sempre colorata e calorosa. Una memoria che ci aiuta a fare del bene al prossimo. L’unica cosa che conta